-------Misteri Dolorosi------

MARTEDI'  -  VENRDI' 

 

 PREGHIAMO

Accetta o Dio Padre misericordioso, per la gloria del tuo nome, queste preghiere della Chiesa che ti offriamo, nel devoto ricordo della Beata Vergine Maria, data a noi come Madre dolcissima presso la croce di Cristo, tuo Figlio. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

  

Nel nome del Padre e del Figlio

e dello Spirito Santo. Amen.

 

 Sia lodato e ringraziato ogni momento,

il Santissimo e divinisso Sacramento.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

 

Sia lodato e ringraziato ogni momento,

il Santissimo e divinisso Sacramento.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

 

Sia lodato e ringraziato ogni momento,

il Santissimo e divinisso Sacramento.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

 

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore, vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

Come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

 

O Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell'Inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della tua misericordia.

Maria, Regina della Pace, prega per noi.


  1° Mistero Doloroso:

"L'AGONIA DI GESU' NEL GETSEMANI"

 

Gesù andò con i suoi discepoli in un luogo chiamato Getsemani e cominciò a provare tristezza e angoscia.

Ed entrato in agonia, pregava più intensamente e il suo sudore divenne come gocce di sangue che scorrevano fino a terra.

 

Luca, 22, 39-46. Al Getsèmani.

     Uscì e andò, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono. Giunto sul luogo, disse loro: "Pregate, per non entrare in tentazione". Poi si allontanò da loro circa un tiro di sasso, cadde in ginocchio e pregava dicendo: "Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà". Gli apparve allora un angelo dal cielo per confortarlo. Entrato nella lotta, pregava più intensamente, e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadono a terra. Poi, rialzatosi dalla preghiera, andò dai discepoli e li trovò che dormivano per la tristezza. E disse loro: "Perchè dormite? Alzatevi e pregate, per non entrare in tentazione".

     Parola del Signore.                                R   Lode a te o Cristo.

 

     Un Padre Nostro, 10 Ave Maria, Gloria al Padre....

Isaia, 52, 13-15. 53, 1-12. Quarto canto del Servo.

 

 Ecco, il mio servo avrà successo, 

sarà onorato, esaltato e innalzato grandemente.

 Come molti si stupirono di lui

- tanto era sfigurato per essere d'uomo il suo aspetto

e diversa la sua forma da quella dei figli dell'uomo -,

 così si meraviglieranno di lui molte nazioni;

i re davanti a lui si chiuderanno la bocca,

poichè vedranno un fatto mai a essi raccontato

e comprenderanno ciò che mai avevano udito.

Chi avrebbe creduto al nostro annuncio?

A chi sarebbe stato manifestato il braccio del Signore?

E' cresciuto come un virgulto davanti a lui

e come una radice in terra arida.

Non ha apparenza nè bellezza

per attirare i nostri sguardi,

non splendore per poterci piacere.

Disprezzato e reietto dagli uomini,

uomo dei dolori che ben conosce il patire,

come uno davanti al quale ci si copre la faccia;

era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima.

Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze,

si è addossato i nostri dolori;

e noi lo giudicavamo castigato,

percosso da Dio e umiliato.

Egli è stato trafitto per le nostre colpe,

schiacciato per le nostre iniquità.

Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui;

per le sue piaghe noi siamo stati guariti.

Noi tutti eravamo sperduto come un gregge,

ognuno di noi seguiva la sua strada;

il Signore fece ricadere su di lui

l'iniquità di noi tutti.

Maltrattato, si lasciò umiliare

e non aprì la sua bocca;

era come agnello condotto al macello,

come pecora muta di fronte ai suoi tosatori,

e non aprì la sua bocca.

Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo;

chi si affligge per la sua posterità?

Sì, fu eliminato dalla terra dei viventi,

per la colpa del mio popolo fu percosso a morte.

Gli si diede sepoltura con gli empi,

con il ricco fu il suo tumulo,

sebbene non avesse commesso violenza

nè vi fosse inganno nella sua bocca.

Ma al Signore è piaciuto prostrarlo con dolori.

Quando offrirà se stesso in sacrificio di riparazione,

vedrà una discendenza, vivrà a lungo,

si compirà per mezzo suo la volontà del Signore.

Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce

e si sazierà della sua conoscenza;

il giusto mio servo giustificherà molti,

egli si addosserà le loro iniquità.

Perciò io gli darò in premio le moltitudini,

dei potenti egli farà bottino,

perchè ha spogliato se stesso fino alla morte

ed è stato annoverato fra gli empi,

mentre egli portava il peccato di molti

e intercedeva per i colpevoli.

     Parola di Dio.                                  R   Rendiamo grazie a Dio.

     Tre Gloria al Padre....

PASSIONE, MORTE E RISURREZIONE DI GESU'

Giovanni, 18, 1-11. Gesù tradito e arrestato.

 

     Dopo aver detto queste cose, Gesù uscì con i suoi discepoli al di là del torrente Cedron, dove c'era un giardino, nel quale entrò con i suoi discepoli. Anche Giuda, il traditore, conosceva quel luogo, perchè Gesù spesso si era trovato là con i suoi discepoli.

     Giuda dunque vi andò, dopo aver preso un gruppo di soldati e alcune guardie fornite dai capi dei sacerdoti e dai farisei, con lanterne, fiaccole e armi. Gesù allora, sapendo tutto quello che doveva accadergli, si fece innanzi e disse loro: "Chi cercate?". Gli risposero: "Gesù, il Nazareno". Disse loro Gesù: "Sono io!". Vi era con loro anche Giuda, il traditore. Appena disse loro "Sono io", indietreggiarono e caddero a terra. Domandò loro di nuovo: "Chi cercate?". Risposero: "Gesù, il Nazareno". Gesù replicò: "Vi ho detto: sono io. Se dunque cercate me, lasciate che questi se ne vadano", perchè si compisse la parola che egli aveva detto: "Non ho perduto nessuno di quelli che mi hai dato". Allora Simon Pietro, che aveva una spada, la trasse fuori, colpì il servo del sommo sacerdote e gli tagliò l'orecchio destro. Quel servo si chiamava Malco. Gesù allora disse a Pietro: "Rimetti la spada nel fodero: il calice che il Padre mi ha dato, non dovrò berlo?".

     Parola del Signore.                                R   Lode a te o Cristo.

     Tre Gloria al Padre....

Giovanni 18, 12-27. Gesù davanti al sommo sacerdote.

 

     Allora i soldati, con il comandante e le guardie dei Giudei, catturarono Gesù, lo legarono e lo condussero prima da Anna: egli infatti era suocero di Caifa, che era sommo sacerdote quell'anno. Caifa era quello che aveva consigliato ai Giudei: "E' conveniente che un solo uomo muoia per il popolo". 

     Intanto Simon Pietro seguiva Gesù insieme a un altro discepolo. Questo discepolo era conosciuto dal sommo sacerdote ed entrò con Gesù nel cortile del sommo sacerdote. Pietro invece si fermò fuori, vicino alla porta. Allora quell'altro discepolo, noto al sommo sacerdote, tornò fuori, parlò alla portinaia e fece entrare Pietro. E la giovane portinaia disse a Pietro: "Non sei anche tu uno dei discepoli di quest'uomo?". Egli rispose: "Non lo sono". Intanto i servi e le guardie avevano acceso un fuoco, perchè faceva freddo, e si scaldavano; anche Pietro stava con loro e si scaldava.

     Il sommo sacerdote, dunque, interrogò Gesù riguardo ai suoi discepoli e al suo insegnamento. Gesù gli rispose: "Io ho parlato al mondo apertamente; ho sempre insegnato nella sinagoga e nel tempio, dove tutti i Giudei si riuniscono, e non ho mai detto nulla di nascosto. Perchè interroghi me? Interroga quelli che hanno udito ciò che ho detto loro; ecco, essi sanno che cosa ho detto". Appena detto questo, una delle guardie presenti diede uno schiaffo a Gesù, dicendo: "Così rispondi al sommo sacerdote?". Gli rispose Gesù: "Se ho parlato male, dimostrami dov'è il male. Ma se ho parlato bene, perchè mi percuoti?". Allora Anna lo mandò, con le mani legate, a Caifa, il sommo sacerdote.

     Intanto Simon Pietro stava lì a scaldarsi. Gli dissero: "Non sei anche tu uno dei suoi discepoli?". Egli lo negò e disse: "Non lo sono". Ma uno dei servi del sommo sacerdote, parente di quello a cui Pietro aveva tagliato l'orecchio, disse: "Non ti ho forse visto con lui nel giardino?". Pietro negò di nuovo, e subito un gallo cantò.

     Parola del Signore.                                   R   Lode a te Cristo.

    Tre Gloria al Padre....

2° Mistero doloroso:

"LA FLAGELLAZIONE DI GESU' ALLA COLONNA"

 

Disse loro Pilato: "Che farò dunque di Gesù chiamato il Cristo?". Tutti gli risposero: "Sia crocifisso!". Allora rilasciò loro Barabba e dopo aver flagellato Gesù, lo consegnò ai soldati perchè fosse crocifisso.

 

Giovanni, 18, 28-40. Gesù davanti a Pilato.

 

     Condussero poi Gesù dalla casa di Caifa nel pretorio. Era l'alba ed essi non vollero entrare nel pretorio, per non contaminarsi e poter mangiare la Pasqua. Pilato dunque uscì verso di loro e domandò: "Che accusa portate contro quest'uomo?". Gli risposero: "Se costui non fosse un malfattore, non te l'avremmo consegnato". Allora Pilato disse loro: "Prendetelo voi e giudicatelo secondo la vostra Legge!". Gli risposero i Giudei: "A noi non è consentito mettere a morte nessuno". Così si compivano le parole che Gesù aveva detto, indicando di quale morte doveva morire.  

     Pilato allora rientrò nel pretorio, fece chiamare Gesù e gli disse: "Sei tu il re dei Giudei?". Gesù rispose: "Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?". Pilato disse: "Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?". Rispose Gesù: "Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perchè non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù". Allora Pilato gli disse: "Dunque tu sei re?". Rispose Gesù: "Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è della verità, ascolta la mia voce". Gli dice Pilato: "Che cos'è la verità?". 

     E, detto questo, uscì di nuovo verso i Giudei e disse loro: "Io non trovo in lui colpa alcuna. Vi è tra voi l'usanza che, in occasione della Pasqua, io rimetta uno in libertà per voi: volete dunque che io rimetta in libertà per voi il re dei Giudei?". Allora essi gridarono di nuovo: "Non costui, ma Barabba!". Barabba era un brigante.

     Parola del Signore.                                R   Lode a te o Cristo.

 

     Un Padre Nostro, 10 Ave Maria, Gloria al Padre....

3° Mistero doloroso:

"GESU' CORONATO DI SPINE"

 

Allora i soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio e gli radunarono attorno tutta la coorte. Spogliatolo gli misero addosso un manto scarlatto e intrecciata una corona di spine gliela posero sul capo, con una canna nella destra. Poi, mentre gli si inginocchiavano, lo schernivano: "Salve, re dei Giudei!".

 

Giovanni, 19, 1-16. Lo consegnò loro perchè fosse crocifisso.

 

     Allora Pialto fece prendere Gesù e lo fece flagellare. E i soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero addosso un mantello di porpora. Poi gli si avvicinavano e dicevano: "Salve, re dei Giudei!". E gli davano schiaffi.

     Pilato uscì fuori di nuovo e disse loro: "Ecco, io ve lo conduco fuori, perchè sappiate che non trovo in lui colpa alcuna". Allora Gesù uscì, portando la corona di spine e il mantello di porpora. E Pilato disse loro: "Ecco l'uomo!".

     Come lo videro, i capi dei sacerdoti e le guardie gridarono: "Crocifiggilo! Crocifiggilo!". Disse loro Pilato: "Prendetelo voi e crocifiggetelo; io in lui non trovo colpa". Gli risposero i Giudei: "Noi abbiamo una Legge e secondo la Legge deve morire, perchè si è fatto Figlio di Dio".

     All'udire queste parole, Pilato ebbe ancor più paura. Entrò di nuovo nel pretorio e disse a Gesù: "Di dove sei tu?". Ma Gesù non gli diede risposta. Gli disse allora Pilato: "Non mi parli? Non sai che ho il potere di metterti in libertà e il potere di metterti in croce? Gli rispose Gesù: "Tu non avresti alcun potere su di me, se ciò non ti fosse stato dato dall'alto. Per questo chi mi ha consegnato a te ha un peccato più grande".

     Da quel momento Pilato cercava di metterlo in libertà. Ma i Giudei gridarono: "Se liberi costui, non sei amico di Cesare! Chiunque si fa re si mette contro Cesare". Udite queste parole, Pilato fece condurre fuori Gesù e sedette in Tribunale, nel luogo chiamato Litòstroto, in ebraico Gabbatà. Era la Parasceve della Pasqua, verso mezzogiorno. Pilato disse ai Giudei: "Ecco il vostro re!". Ma quelli gridarono: "Via! Via! Crocifiggilo!". Disse loro Pilato: "Metterò in croce il vostro re?". Risposero i capi dei sacerdoti: "Non abbiamo altro re che Cesare". Allora lo consegnò loro perchè fosse crocifisso.

     Parola del Signore..                                          Lode a te o Cristo.

 

     Un Padre Nostro, 10 Ave Maria, Gloria al Padre....

 

La crocifissione

Il principe di questo mondo è Satana.

Al movimento di ascesa,

di vittoria di Cristo,

corrisponde un movimento di discesa,

di sconfitta di Satana.

Innalzato:

la crocifissione è un’estrema umiliazione,

eppure visivamente è un’elevazione. 

4° Mistero Doloroso:

"'LA SALITA DI GESU' AL CALVARIO, SOTTO IL PESANTE LEGNO DELLA CROCE".

 

Presero dunque Gesù e lo condussero via. Ed egli, portando la croce, uscì verso il luogo chiamato Calvario, in ebraico Golgota, dove lo crocifissero.

 

Luca 23, 26-43. Crocifissione di Gesù.

     Mentre lo conducevano via, fermarono un certo Simone di Cirene, che tornava dai campi, e gli misero addosso la croce, da portare dietro a Gesù.

     Lo seguiva una grande moltitudine di popolo e di donne, che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso di loro, disse: "Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si  dirà: "Beate le sterili, i grembi che non hanno generato e i seni che non hanno allattato". Allora cominceranno a dire ai monti: "Cadete su di noi!", e alle colline: "Copriteci!". Perchè, se si tratta così il legno verde, che avverrà del legno secco?". Insieme con lui venivano condotti a morte anche altri due, che erano malfattori.

     Quando giunsero sul luogo chiamato Cranio, vi crocifisseo lui e i malfattori, uno a destra e l'altro a sinistra. Gesù diceva: "Padre, perdona loro perchè non sanno quello che fanno". Poi dividendo le sue vesti, le tirarono a sorte.

 

Gesù in croce, deriso e insultato.

     Il popolo stava a vedere; i capi invece lo deridevano dicendo: "Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l'eletto". Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell'aceto e dicevano: "Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso". Sopra di lui c'èra anche una scritta: "Costui è il re dei Giudei". 

 

Il Buon ladrone.

     Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: "Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!". L'altro invece lo rimproverava dicendo: "Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perchè riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male". E disse: "Gesù, ricòrdati di me quando entrerai nel tuo regno". Gli rispose: "In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso".

     Parola del Signore.                                      Lode a te o Cristo.

 

     Un Padre Nostro, 10 Ave Maria, Gloria al Padre....

Giovanni 19, 17-27. Crocifissione di Gesù.

     Essi presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo detto del Cranio, in ebraico Gòlgota, dove lo crocifissero e con lui altri due, uno da una parte e uno dall'altra, e Gesù in mezzo. Pilato compose anche l'iscrizione e la fece porre sulla croce; vi era scritto: "Gesù il Nazareno, il re dei Giudei". Molti Giudei lessero questa iscrizione, perchè il luogo dove Gesù fu crocifisso era vicino alla città; era scritta in ebraico, in latino e in greco. I capi dei sacerdoti dei Giudei dissero allora a Pilato: "Non scrivere: "Il re dei Giudei", ma: "Costui ha detto: Io sono il re dei Giudei". Rispose Pilato: "Quel che ho scritto, ho scritto".

     I soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti, ne fecero quattro parti - una per ciascun soldato - e la tunica. Ma quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d'un pezzo da cima a fondo. Percò dissero tra loro: "Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca". Così si compiva la Scrittura, che dice:

              Si sono divisi tra loro le mie vesti

               e sulla mia tunica hanno gettato la sorte.

E i soldati fecero così.

S E Q U E N Z A

La sequenza è facoltativa e si può dire anche nella forma breve, a cominciare dalla strofa: Ti prego, Madre santa:

 

[Addolorata, in pianto

la Madre sta presso la Croce

da cui pende il Figlio.

 

Immersa in angoscia mortale

geme nell'intimo del cuore

trafitto da spada.

 

Quanto grande è il dolore

della benedetta fra le donne,

Madre dell'Unigenito!

 

Piange la Madre pietosa

contemplando le piaghe

del divino suo Figlio.

 

Chi può trattenersi dal pianto

davanti alla Madre di Cristo

in tanto tormento?

 

Chi può non provare dolore

davanti alla Madre

che porta la morte del Figlio?

 

Per i peccati del popolo suo

ella vede Gesù nei tormenti

del duro supplizio.

 

Per noi ella vede morire

il dolce suo Figlio,

solo, nell'ultima ora.

 

O Madre, sorgente di amore,

fa' ch'io viva il tuo martirio,

fa' ch'io pianga le tue lacrime.

 

Fa' che arda il mio cuore

nell'amare il Cristo Dio

per essergli gradito.]

 

Ti prego, Madre santa:

siano impresse nel mio cuore

le piaghe del tuo Figlio.

 

Uniscimi al tuo dolore

per il Figlio tuo divino

che per me ha voluto patire.

 

Con te lascia ch'io pianga

il Cristo crocifisso

finchè avrò vita.

 

Restarti sempre vicino

piangendo sotto la croce

questo desiderio.

 

O vergine santa tra le vergini,

non respingere la mia preghiera,

e accogli il mio pianto di figlio.

 

Fammi portare la morte di Cristo,

partecipare ai suoi patimenti,

adorare le sue piaghe sante.

 

Ferisci il mio cuore con le sue ferite,

stringimi alla sua croce,

inèbriami del suo sangue.

 

Nel suo ritorno glorioso

rimani, o Madre, al mio fianco,

salvami dall'eterno abbandono.

 

O Cristo, nell'ora del mio passaggio

fa' che, per mano a tua Madre,

io giunga alla mèta gloriosa.

 

Quando la morte dissolve il mio corpo

aprimi, Signore, le porte del cielo,

accoglimi nel tuo regno di gloria.

 

Canto al Vangelo   R   Alleluia, alleluia.

                                 Beata la Vergine Maria, 

                                 perchè senza morire meritò, sotto la croce  

                                 del Signore, la palma del martirio.

                                 R   Alleluia.

In tempo di

Quraresima:            R   Gloria e lode a te, Cristo Signore!

                                 Beata la Vergine Maria, 

                                 perchè senza morire meritò, sotto la croce  

                                 del Signore, la palma del martirio.

                                 R   Gloria e lode a te, Cristo Signore!

 

Commento al Vangelo (ogni giorno)

     In Giovanni ciascuno di noi è stato da Gesù affidato a Maria, la quale, come per l'apostolo, è diventata madre di tutti. Gesù stesso ha stretto questo vincolo di maternità e di figliolanza, che ci associa alla sua condizione di figlio della Vergine Maria.

 

     In quell'ora, stavano presso la croce di Gesù sua Madre, la sorella di  sua Madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala.

     Gesù allora, vedendo la Madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla Madre: "Donna, ecco  tuo figlio!". Poi disse al discepolo: "Ecco tua Madre!". E da quell'ora il discepolo l'accolse con sè.

     Parola del Signore.                               R   Lode a te, o Cristo.

 

     Un Padre Nostro, 10 Ave Maria, Gloria al Padre.... 

5° Mistero Doloroso:

"LA CROCIFISSIONE E MORTE DI GESU' DOPO TRE ORE DI AGONIA"

Quando fu mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra, fino alle quindici.

Gesù gridando a gran voce disse: "Padre nelle tue mani affido il mio spirito". Detto questo, spirò.

 

Giovanni, 19, 28-37. Agonia e morte di Gesù.

     Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinchè si compisse la Scrittura, disse: "Ho sete". Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l'aceto, Gesù disse: "E' compiuto!". E, chinato il capo, consegnò lo spirito.

     Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perchè i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato - era infatti un giorno solenne quel sabato -, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all'uno e all'altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua. Chi ha visto nè dà testimonianza e la sua testimonianza è vera; egli sa che dice il vero, perchè anche voi crediate. Questo infatti avvenne perchè si compisse la Scrittura: Non gli sarà spezzato alcun osso. E un altro passo della Scrittura dice ancora: Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto.

       Parola del Signore.                                     Lode a te, o Cristo.

       Un Padre Nostro, 10 Ave Maria, Gloria al Padre.... 

Orazione

A GESU' CROCIFISSO

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   Eccomi, o mio amato buon

Gesù, che alla santissima vostra

presenza prostrato, vi prego col

fervore più vivo a stampare nel

mio cuore sentimenti di fede, di

speranza, di carità, di dolore dei

miei peccati, e proponimento di

non più offendervi, mentre che

io con tutta la compassione vado

considerando le vostre Cinque

Piage cominciando da ciò che

disse di Voi, o Gesù mio, il Santo

Profeta Davide:

Han traforato le mie mani ed

 i miei piedi; hanno contato tutte

le mie ossa. "Foderunt meas et

pedes meos: dinumeraverunt om-

nia ossa mea".

 

Con approvazione ecclesiastica.

Giovanni, 19, 38-42. Sepoltura di Gesù.

     Dopo questi fatti Giuseppe di Arimatea, che era discepolo di Gesù, ma di nascosto, per timore dei Giudei, chiese a Pilato di prendere il corpo di Gesù. Pilato lo concesse. Allora egli andò e prese il corpo di Gesù. Vi andò anche Nicodèmo - quello che in precedenza era andato da lui di notte - e portò circa trenta chili di una mistura di mirra e di àloe. Essi presero allora il corpo di Gesù e lo avvolsero con teli, insieme ad aromi, come usano fare i Giudei per preparare la sepoltura. Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora posto. Là dunque, poichè era il giorno della Parasceve dei Giudei e dato che il sepolcro era vicino, posero Gesù.

     Parola del Signore.                                        Lode a te, o Cristo.

 

      Un Padre Nostro, 10 Ave Maria, Gloria al Padre....

 

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